Questa sera ho ricevuto via WhatsApp una denuncia sugli aumenti in vari settori dell’economia e sugli esorbitanti costi della politica, ma con dati manipolati, incompleti e fasulli; si concludeva con il testo: “queste informazioni possono essere lette solo attraverso internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italianai, per favore continuare la catena”
Come si può rigirare un messaggio simile senza controllare le informazioni contenute?
Come si può minare le istituzioni senza un minimo di osservazione critica al messaggio stesso?
Da potenziale cura noi diventiamo il male stesso, stupidamente e colpevolmente. Senza appello.
“Nella quasi totalità dei casi i messaggi delle catene contengono informazioni completamente false, inventate o riadattate, in special modo quelle storie che puntano a sfruttare il lato emotivo del destinatario. Possono essere appelli di vario tipo, da appelli umanitari ad allarmi per ipotetiche emergenze. La loro diffusione è basata sulla disattenzione di quella percentuale di destinatari che, dando per scontata la veridicità delle informazioni riportate nel messaggio, lo girano immediatamente ai propri conoscenti, senza effettuare verifiche.
Dato che è pressoché impossibile fermare una catena, anche nella minoranza dei casi in cui l’appello è genuino la catena produce dei danni. Non di rado i parenti di persone morte da tempo per gravi malattie vengono perseguitati per anni da messaggi di persone ignare e in buona fede.” – Wiki
“La catena consisteva nell’inviare per posta lettere ad amici e conoscenti allo scopo di ottenere un aiuto ultraterreno in cambio di preghiere e devozione ai santi (sant’Antonio).”
Ricordo un mio vecchio amico che da ragazzo, ormai 30 anni fa, scriveva a macchina innumerevoli copie con carta copiativa di messaggi simili e li rispediva in giro per l’Italia; dopo poco tempo entrò a far parte di una setta religiosa che lo risucchiò completamente allontanandolo dalla famiglia, dagli amici e dagli amori. Non ne ho mai più avuto notizie, scomparso per sempre.